Pireo

Importante porto della Grecia, il Pireo (“Πειραιάς” in greco, traslitterato come “Peiraiás” e pronunciato Pireás) è una città della Regione dell’Attica e appartiene all’area metropolitana di Atene.
Pireo si affaccia sul Mar Mediterraneo e si sviluppa nell’insenatura naturale situata a sud-ovest della capitale ellenica. La sua vita è concentrata attorno ai tre porti di cui si compone: quello più grande, “Cantaro”, finalizzato da sempre al commercio, e altri due porti minori, “Munichia” e “Zea”, che invece erano militari.

Pireo è attualmente il centro marittimo più importante di tutta la Grecia, è il maggiore d'Europa per numero di passeggeri nonché il terzo del mondo grazie al suo traffico di oltre 20 milioni di passeggeri l'anno.
Questa sua posizione gli ha sempre garantito un ruolo strategico nell’economia e nella storia della penisola ellenica. Già durante l’era classica si narra che la città avesse 30 mila abitanti. Nell’’86 a.C. Pireo venne distrutta da Silla ma ben presto tornò ad assumere un ruolo centrale.

In epoca medievale, i Veneziani durante i loro viaggi nel Mar Mediterraneo frequentavano molto Pireo, tanto che costruirono sulla banchina del porto un grande leone in pietra, simbolo della Serenissima e di San Marco; questa statua valse a Pireo il nome di “Porto Leone” con sui è ancora oggi conosciuta.
Nel tempo Pireo perde parte del suo prestigio anche a causa della poca stabilità politica e solo verso la metà del 1800 vive un periodo di rinascita, che coincide con la crescita “smisurata” della vicina Atene.

Oggi Pireo, amministrativamente, è un comune a sé, sede di una prefettura indipendente da Atene che include anche diverse isole minori poste tra Creta e il Peloponneso.
La zona del Pireo si caratterizza per un clima mediterraneo con inverni miti ed estate calde e afose, le precipitazioni sono scarse durante tutto l’anno. Le temperature in estate raggiungono una media che si aggira intorno ai 32 gradi centigradi e per questo Pireo è diventata una delle mete turistiche più gettonate della Grecia.

Negli ultimi anni, infatti, si è scoperto che il turismo è un importante fonte di guadagno e Pireo è diventata una delle tappe di crociere internazionali e porto di scalo per la maggior parte dei turisti che sono diretti alle isole dell’arcipelago greco. Soprattutto nel corso del Novecento da Pireo sono partiti migliaia di immigranti greci in America e Australia e sono migliaia i mariani che per anni hanno solcato tutti i mari lasciando la famiglia in attesa del loro ritorno. Per questo Pireo è associata spesso – soprattutto nella letteratura greca moderna e contemporanea – alla parola “nostos” che vuol dire nostalgia e racchiude tutta questa storia.

L’offerta turistica di Pireo, però, è comunque molto vasta. Ovviamente nella zona del porto si trovano ristoranti, le rinomate taverne di pesce, i bar ed i club. Parte dell’antiche mura che collegavano il Pireo ad Atene sono visibili ancora oggi nella Marina di Zea, in cui si trova anche il Museo Marittimo (il più importante di tutta la Grecia), ed in alcune zone del litorale di “Peiraki”.
“Kastella” è il quartiere del Pireo più alla moda. Situato su una collina nota anche con il nome di “Elias Prophetis” questo quartiere ospita le principale boutique di moda, i locali più alla moda e di tendenza, gallerie d’arte e ristoranti di un certo livello. Inoltre incamminandosi verso la cima della collina si scoprono viuzze, case tipiche greche che emanano un profumo di spezie e aromi locali, come il timo e l’origano, scorci bellissimi e angoli silenziosi, fino ad arrivare al punto più alto da cui si vede un panorama sul porto centrale, Zea e Mikrolimano che lascia davvero senza fiato.

Pireo ha ispirato da sempre molti artisti elleniche che tra il movimento del mare, il continuo passaggio di merci e persone, le bianche casette greche caratteristiche e i pescatori, hanno trovato ispirazione per le loro opere: per citarne alcuni Nikos Psathas (“Ta pedia tis piatsas”), registi cinematografici come Jules Dassen (“Mai di domenica”) e musicisti greci come Zambetas, Xarhakos, Mikis Theodorakis, Manos Hadjidakis.