Acropoli Atene

In generale con il termine “acropoli” ci si riferisce alla parte più alta di uan città, come suggerisce il suo stesso nome “akros" cioè alto e "polis" che vuol dire città. Nella Grecia antica aveva una funzione difensiva ed era protetta da alte mura di cui si conservano poche tracce; ma con il passere dei secoli l’Acropoli è diventata la sede dei templi religiosi e degli edifici amministrativi principali delle città.

L’acropoli di Atene è la più rappresentativa delle acropoli e rappresenta una delle più alte rappresentazioni cui è arrivata l'arte umana. È costruita su una rocca spianata che si eleva di 156 metri sul livello del mare e domina la città di Atene e tutto il suo hinterland.
La costruzione dell’Acropoli sembra risalire alla fine del VII secolo a.C. su quella che era una fortezza micenea e quando il popolo greco invase l'Attica, distrusse le fortificazioni ed eresse sui ruderi un tempio dedicato ad Athena Polias. Poco alla volta l’altura iniziò a riempirsi di templi ed edifici amministrativi. Nel 480 a.C. con l’arrivo dei Persiani, l’acropoli fu quasi totalmente distrutta e soltanto nell'età di Pericle (dal 446 a.C. in poi) la città sacra risorse in tutto il suo splendore.

L’ingresso all’Acropoli di Atene è la Propilaia comprende un corpo centrale che presenta colonne ioniche e due ali laterali con un portico che sono decorati con colonne doriche. Nella Propilaia si trova la pinacoteca con le pareti affrescate, un tempio votivo dedicato alla dea Atena Nike, dea della vittoria per celebrare la vittoria di Atene sui Persiani.

L’elemento centrale del’Acropoli è il Partenone, tempio greco di ordine dorico che si trova nella parte più alta. È un simbolo dell'antica Grecia perpetuato nel tempo e rappresenta senz'altro uno dei più grandi monumenti culturali del mondo. Costruito in stile dorico e in marmo pentelico, il Partenone è lungo circa 70 metri ed è largo quasi 30 e Fidia è l’architetto che ne ha curato le decorazioni tra cui la statua di Athena Parthenos, in avorio e in oro, a cui il tempio è dedicato.

Il Partenone ha una luce particolare soprattutto al tramonto quando le colonne si tingono di rosa. Una cosa sorprendente è anche il fatto che le colonne e le scale del tempio sembrano dritte perché tutte le colonne sono accuratamente curvate verso l’alto…un grande lavoro di architettura che regalano uno spettacolo indescrivibile a chi lo visita.
L’Eretteo è il secondo tempio dell’Acropoli per grandezza ed è famoso per il bellissimo porticato retto da otto fanciulle di marmo, le cariatidi. L’edificio è in stile ionico e risale al 420 a.C. e secondo la leggenda qui di è svolta la lotta tra Atene e Poseidone per il controllo della città; alle due dee greche sono dedicate le due parti interne di cui si compone.

Le Cariatidi che compongono questa loggia sono dei calchi: solo una è originale le altre sono calchi perché le altre sono conservate nel Museo dell’Acropoli e al British Museum di Londra. Secondo recenti studi di archeologia le cariatidi rappresentano le fanciulle fatte prigioniere nella città di Caria e poi portate nella capitale greca; l'espressione del volto delle fanciulle, il finissimo ricamo delle vesti e dei capelli, riccamente acconciati e la precisione dei dettagli danno mostra della maestria degli artisti dell’arte greca classica. Il nome Eretteo deriva da Erechtheus, un leggendario Re di Atene.

Il panorama che si ammira dall’Acropoli di Atene è davvero mozzafiato: l’intera città, il Monte Lycabettus, i resti del gigantesco tempio di Zeus e lo stadio olimpico; sotto l’Acropoli c’è il teatro di Erode Attico, poi il teatro di Dioniso, la rocca di Aeropagos. Praticamente si scorge tutta la città, vecchia e nuova regalando un panorama unico al mondo.
Vicino al belvedere dell’Acropoli si trova il Museo Archeologico che raccoglie molti reperti preziosi. Ad esempio qui sono conservate quattro delle cariatidi originali dell’Eretteo, parte del tesoro di Delo come le statue dei Kouroi, i fanciulli greci, e le Korai, le fanciulle. Ci sono poi molte altre testimonianze degli anni d’oro di Atene, quella intorno alla metà del V secolo a.C.

L’Acropoli è facilmente raggiungibile a piedi, seguendo una suggestiva stradina che inizia a fianco dell’arco di Adriano, oppure con la metropolitana della capitale scendendo alla fermata Acropoli.
L’Acropoli è aperta tutti i giorni dalla mattina al pomeriggio, talvolta d’estate rimane aperta anche la notte offrendo uno spettacolo di luci e ombre davvero affascinante.
Il biglietto d’ingresso vale una settimana e costa 12 euro per gli adulti, per studenti e anziani oltre i 65 anni il biglietto costa la metà, mentre i minorenni, gli studenti dell’Unione Europea e i giornalisti entrano gratis. Alcuni giorni all’anno e la domenica tutti entrano gratis. Con lo stesso biglietto oltre all’Acropoli e al museo, si possono visitare l'antica Agorà, il Teatro di Dioniso, il Ceramico, l'Agorà romana e il Tempio di Zeus.
Il periodo migliore per visitare l’Acropoli è alla fine dell’inverno o in primavera.