Poros

Piccola isola vulcanica dell’Arcipelago del Saronico, Poros è una meta estiva popolare sia per i greci che per gli stranieri.
La sua superficie è di circa 33 chilometri quadrati e conta poco oltre 4000 abitanti, per la maggior parte concentrati nell'omonima città di Poros. Il suo nome vuol dire “stretto” e deriva dal canale che separa Poros dal Peloponneso continentale che è largo appena 370 metri. Inoltre l’isola è composta da due isolotti – Kalavria e Sferia – collegati tra loro da un ponte.

Secondo la leggenda, a Poros, il dio Poseidon era particolarmente adorato perché pare che avesse dato Delfi in cambio di Poros ad Apollo perché l'isola dapprima apparteneva al dio del Sole. Un altro mito racconta che su questa lussureggiante isola nacque Teseo.
Recenti scavi archeologici hanno dimostrato che Poros è stata abitata sin dai tempi preistorici e anche durante l’epoca dei Micenei. L’antico nome era Kalavria e visse un periodo di grande splendore nel VI secolo a.C. quando il tempio di Poseidon dell’isola divenne il principale dell’Unione di Kalavrian, una lega fra Atene, Nafplion, Aegina ed altre città stato di allora.

Seguendo le sorti della maggior parte delle isole della Grecia, Poros è stata dominati da varie popolazioni straniere e lottò animatamente nel 1821 durante le lotte d’indipendenza mettendo in campo le sue migliori forze marittime e militari. Poros è famosa per aver ospitato la riunione tra il primo presidente della storia greca, Kapodistrias, e gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Russia, riuniti nel 1828 per tracciare i confini della Grecia libera.
A Poros si aprirono i primi cantieri navali e la prima base navale, così come al prima scuola di cadetti navali e marinai professionisti. Qui ormeggiava la famosa nave da battaglia Averof.
Secondo la tradizione popolare il filosofo e oratore Demostene ha passato la sua vita su Poros.

La città di Poros ha la classica forma ad “anfiteatro” sul mare: le sue casette bianche e tegole di terracotta sono infatti adagiate sui pendii della collina scendendo verso il mare. Le strette vie cittadine, l’atmosfera tranquilla e tipicamente greca, qual profumo di piante e spezie, i muli e gli asinelli che circolano per le vie della città come mezzi di trasporto abituali. Nella piazza principale si trovano negozi, ristoranti, bar, supermercati, cinema all’aperto. Poco distante c'è il Museo Archeologico di Poros, piccolo ma molto interessante che ospita reperti archeologici del periodo classico e del Tempio di Poseidon. Simbolo della città è l’orologio posto in cima alla collina su cui si sviluppa e che domina tutto il paesaggio, offrendo offre una vista strabiliante soprattutto al tramonto. Tra gli edifici che caratterizzano la città, c’è il Palazzo Deimezi caratterizzato da pietre grigie e rosse e Villa Galini che è lussuosa ed elegante ed è stata la dimora di personaggi greci famosi, del mondo dell’arte e della cultura.

Il porto della città di Poros è davvero una chicca della città le fermate degli aliscafi che da mattina a sera collegano Poros con la terra ferma, le barche ordinatamente attraccate al molo, i pesche reggi su cui comprare pesce fresco e il bel lungomare. Questo la sera si trasforma in bar e ristoranti, taverne tipiche e locali per ballare…è il centro della movida dell’isola di Poros!
Una delle caratteristiche di Poros è il collegamento con le due piccole isolette Sferia e Kalavria.

Secondo la mitologia, Sferia deve il suo nome a Sfero, il cocchiere di Penolope, che fu sepolto proprio sull’isola che presenta colli rocciosi d’origine vulcanica. Kalavria (il cui nome vuol dire “buona brezza”, e fa riferimento ai venti di poppa che Poseidone offriva ai naviganti) è un’isoletta, invece, dominata dal verde e dalla vegetazione rigogliosa: pini, olivi, limoni e la macchia mediterranea dominano l’isola. Famosa per le sue bellissime spiaggette che si affacciano sull’azzurro del mare e sono circondate dai pini che creano l’ombra. La baia d’Askeli, baia di Monastero, la baia del Micro Neorio, quella del Megalo Neorio, la baia Russa e la baia dell’Amore, molto romantica e suggestiva.
Poros, però conserva ancora bellissime testimonianze del suo glorioso passato. Il santuario di Poseidone, in stile dorico risalente al VI sec. a.C. si trova nella zona chiamata dagli isolani Palatia ed ha una vista eccezionale. Poi c’è il Monastero di Zoodochos Pigi del XVIII secolo e fondato dal Vescovo Iakovos II, è un’ oasi di pace e serenità lontano dalle terre turistiche; pare inoltre che una fonte nei pressi del monastero abbia proprietà terapeutiche.

Il turismo è diventato una delle fonti di guadagno principale dell’isola, affiancando le attività primarie (agricoltura e allevamento e pesca) e quelle legate al mare. A partire da metà aprile, flussi di turisti visitano l’isola grazie alla sua vicinanza ad Atene che permette anche visite in giornata.