Rethymno

La prefettura di Rethymno è una delle quattro prefetture in cui è divisa l'isola di Creta.
Questa regione ha una magnifica collezione di spiagge dorate che si affacciano su acque limpide e cristalline nella parte settentrionale, mentre presenta scogliere e calette isolate a sud.
Capoluogo della regione è l’omonima città di Rethymno. La città si estende su circa 126 kilometri quadrati e una popolazione di poco superiore a 32 mila abitanti.

Rethymno è una città molto antica, le cui prime testimonianza si datato intorno a 5 mila anni fa durante il periodo del Neolitico. Alcuni storici hanno dimostrato che la città cretese coniava monete nel periodo ellenistico e fanno riferimento anche all’esistenza di un tempio di Artemide. Seguirono poi degli anni bui di cui non si hanno riferimenti.
Con la dominazione veneziana, nel XVI secolo, Rethymno assunse un nuovo splendore che parte dalla riorganizzazione dell’assetto urbano, dovuta anche alle continue minacce da parte dell’Impero Ottomano. È stata così costruita una fortezza a scopo difensiva sulla parte più alta della città, che doveva accogliere l'amministrazione ed il presidio militare della città. Della fortezza rimangono le mura esterne, una cisterna e la chiesa di San Nicola trasformata in una moschea durante la dominazione turca che seguì ai Veneziani.
Al periodo della Serenissima, risale anche il pittoresco ed elegante porto della città che riprende il modello del porto di Venezia.

Il 13 novembre 1646 i Turchi riuscirono a impossessarsi della città e vi rimasero fino al 1897, anno in cui Creta fu costituita a stato autonomo sotto la giurisdizione formale dell’impero ottomano. In questo periodo, l’elegante aspetto rinascimentale dato dai Veneziani a Rethymno fu stravolto: la posto delle chiese nacquero moschee, comparvero minareti e le case signorili furono decorate con fregi ed elementi architettonici tipicamente turchi.
Nel 1913 Rethymno e tutta Creta fu annessa allo stato greco. Nella città, vivevano una notevole quantità di turchi che, a seguito del Trattato di Losanna del 1924, furono costretti a tornare nella loro patria. Secondo questo trattato, inoltre, i Greci residenti nell’Asia minore furono richiamati in patria.

Durante la II guerra mondiale, Rethymno fu duramente bombardata dai nazisti che sbarcarono sull’isola nel 1941. Gli anni successivi al conflitto mondiale furono molto duri per la città, priva di nuovi stimoli per ritornare all’antico splendore. A partire dagli anni Settanta, però, al città scoprì una nuova fonte di guadagno: il turismo.
Politiche territoriali adeguate puntarono infatti alla riqualificazione del territorio arricchendolo con infrastrutture e servizi che hanno spinto sempre più turisti a frequentare la città. Le bellissime spiagge si distendono per circa venti kilometri, soprattutto sul alto orientale della costa, sono ben organizzate e di qualità.

Ovviamente Rethymno raccoglie anche importanti testimonianze del suo passato. La fortezza veneziana che si erge su un promontorio ad ovest del porto e risalente alla fine del 1570; vi è poi la porta Guora, la porta principale delle mura del XVI secolo. Elemento di spicco della città è la loggia veneziana fu costruita nel XVI secolo, che ha forma quadrata con tre archi su ogni lato. Nella piazza principale della città si trova la fontana Rimonti ornata da capitelli corinzi.
Il museo archeologico, poi, espone reperti provenienti da scavi archeologici nel territorio della prefettura di Rethymno.
A circa 35 chilometri dalla città di Rethymno si trova la località di Bali, caratterizzata da una baia è piuttosto raccolta, con un bel arenile di sabbia dorata. Un po’ oltre si trova il villaggio di Plakias che si trova su di una bella baia, dalle acque cristalline che contrastano con la sabbia dorata.

Nelle vicinanze si trova anche la spiaggia di Damnoni decisamente più tranquilla, e altre spiagge nella zona di Agios Fotini, Ag. Paraskevi, Akoumiani Gialia, Agios Pavlos e la spiaggia di Triopetra.
Più famoso è il borgo di Agia Galini, in una splendida scenografia naturale, con le acque turchesi abbracciate dalle montagne e molte accomodation di discreta qualità, ristornati e taverne dove poter mangiare i piatti locali e dello squisito pesce fresco.