Feste nazionali

Le feste nazionali sono un’ottima occasione per conoscere la cultura di un popolo. La Grecia, nazione festosa e allegra per antonomasia, ha molte feste importanti durante il corso dell’anno: balli, canti popolari, cibo e piatti particolari accompagnano queste feste che coinvolgono tutte le famiglie.

Alcune feste hanno origini cristiane, mentre altre affondano le loro radici nelle superstizioni e nei riti pagani, alcune sono di carattere puramente religioso, mentre altre feste hanno un carattere storico-politico che ricorda particolari eventi.
Le tradizionali feste religiose sono Pasqua ortodossa e Lunedì di Pasqua, 1 maggio, Pentecoste, 15 agosto (Assunzione), Natale e Santo Stefano.

Le feste di carattere storico-politico a livello nazionale sono invece:
  • 25 marzo: il giorno in cui si l’inizio dell’insurrezione dei Greci contro la dominazione turca nel 1821 e pertanto di organizzano parate militari e manifestazioni civili i tutta la Grecia. La solennità di questo giorno viene ricordata anche con un giorno di vacanza a scuola, i negozi e gli uffici pubblici per permettere ai cittadini di partecipare alle manifestazioni organizzate. Il 25 marzo è anche considerato il giorno per eccellenza della primavera: i ragazzi lasciano dei fili rossi sugli alberi e questi saranno poi raccolti dalle rondini che rientrano dopo la migrazione invernale. Soprattutto nelle isole, i contadini aspettano questo giorno per condurre le pecore e le capre fuori dal luogo dove hanno trascorso l’inverno e portarle in montagna a pascolare, cos’ come ricorda un proverbio popolare dell’isola di Creta: “Tosa la lana, suona il campanello e sali sui monti a pascolare”.

  • 1 maggio: festa dei lavoratori. In greco si chiama “protomaghia” ed è il giorno dei lavoratori, in cui la maggior parte delle persone non lavora e, complice il bel tempo, si fanno scampagnate e gite fuori porta. Prima che, nel 1889 il movimento operaio e il socialismo considerassero il Primo Maggio come il simbolo delle lotte sociali, in Grecia questo giorno era già festa in quanto segnava il passaggio definitivo all’estate e veniva celebrato con canti e balli in campagna che iniziavano già la notte del 30 aprile – così come testimoniato dal canto popolare “Ora arriva Maggio, ora arriva il fresco, ora arriva l’estate”.

  • 28 ottobre: la festa dell’indipendenza greca. Questo giorno è caratterizzato da parate militari e danze folcloristiche, è chiamato anche giorno di ‘oxi’ in onore del generale Metaxas che ha detto il famoso “oxi” come un rifiuto alla domanda di Mussolini di occupare il paese durante la seconda guerra mondiale. La maggior parte dei Greci mette una bandiera greca appesa a porte e finestre e si organizzano parate militari e civili di carattere patriottico.

  • 17 novembre: il giorno dell’insurrezione degli studenti contro la Giunta del 1974. In quel giorno il regime dei colonnelli entrava nel Politecnico occupato, schiacciando nel sangue la rivolta studentesca che occupava l’ateneo. Da allora questo giorno diventato il simbolo della ribellione giovanili, soprattutto delle forze politiche di sinistra. Nelle principali città della Grecia si organizzano manifestazioni a cui partecipano soprattutto gli studenti in memoria delle vittime del 17 novembre 1974 e per affermare il diritto alla libertà dei cittadini greci.

Un’altra festa di carattere nazionale molto sentita in Grecia è il carnevale, che si celebra in febbraio-marzo nelle tre settimane precedenti l'inizio della Quaresima e si traduce in travestimenti, feste, balli tradizionali e nella baldoria generale che hanno caratteri distintivi nelle diverse città e regioni. Molto particolare è il giorno della “ghynekratìa”, festa che si cade l’8 gennaio ed celebrata soprattutto nella Grecia settentrionale: in questo giorno uomini e donne sono soliti scambiarsi i ruoli (gli uomini restano a casa a svolgere i lavori domestici e accudire i figli e le donne passano la giornata in giro nei bar).

In tutto il paese ci sono poi numerose manifestazioni estive: la più famosa di tutte è il Festival di Atene che si svolge da giugno a settembre e racchiude spettacoli teatrali e musicali negli antichi teatri. L'estate è anche il tempo delle baldorie dionisiache, le feste popolari e le sagre; tra le feste di questo periodo le più rinomate hanno luogo a Réthymno e ad Alexandroúpoli.

In Grecia si svolgono molte feste a carattere nazionale e locale, perlopiù celebrano santi. Tra queste feste ci sono il 23 aprile ricorre la festa di San Giorgio, che la Grecia ricorda per l’uccisore del drago, l’eroe che con la sua asta uccide la belva e salva la figlia del re la quale si era data in pasto al drago per lasciar correre l’acqua del suo regno. Vi è poi la festa di San Demetrio, patrono di Salonicco, il 26 ottobre; cadendo vicino alla festa per la liberazione dalla dominazione turca (28 ottobre) spesso le celebrazioni vengono unite. Rappresenta anche il giorno in cui il vino diventa buono nelle botti e inizia l’inverno per i contadini.

Altre feste importanti sono quella di San Andrea il 30 novembre, patrono di Patrasso che dà ufficialmente inizio all’inverno, e viene invocato per far crescere rigoglioso quanto si seminato in autunno i contadini cuociono mais e granoturco che verranno poi benedetti dal prete, e il 6 dicembre, festa di San Nicola, patriarca della Chiesa Ortodossa ed ricordato come il signore di venti e delle tempeste.