Leros
Leros presenta un territorio prevalentemente montuoso, solcato da numerose e profonde insenature con piccole valli molto fertili. Oggi è una meta turistica molto famosa, grazie anche al suo clima tipicamente mediterraneo e quindi gradevole.
Famosa nell'antichità per il culto alla dea Artemide, che apre abbia abitato qui per un lungo periodo; la dea aveva mandato il maiale di Calydonian a Aetolia, ma il figlio del re Meleagros lo uccise e questo gesto offese la dea che, per vendicarsi, trasformò le sorelle del re in galline e le ha portate su Leros. Secondo un’altra leggenda, Thessalos – figlio di Ercole – fu il primo re dell’isola.
Secondo alcuni scavi, i primi abitanti dell’isola pare siano state genti nomade provenienti dall’Asia Minore e dalle zone dei Fenici. Leros ha partecipato poi alla guerra di Troia ed ha combattuto contro i persiani al fiancodegli ateniesi nel V secolo a.C. Dopo è stata dominata da Macedoni e Romani e, come per la maggior parte delle isole greche, è stata preda di continui attacchi da parte dei pirati.
Nel 1319 i cavalieri di San Giovanni da Rodi hanno conquistato l’isola fino al 1522 quando arrivarono i Turchi, dopo una breve parentesi di dominazione veneziana. Gli abitanti di Leros combatterono duramente durante le guerre d’indipendenza del 1821, conquistando l’indipendenza ma poi il protocollo di Londra restituì l’isola ai Turchi nel 1830.
All’inizio del XX secolo arrivarono sull’isola gli italiani fino al 1948, quando Leros è stata ufficialmente annessa alla Grecia dal Trattato di Parigi.
L’isola di Leros è stata un sanguinoso campo di battaglia durante la seconda guerra mondiale; nel 1943 c’è stata una dura offensiva nazista, ci fu anche un bombardamento e infine occupata dalle forze tedesche.
L’isola di Leros è ricca di monumenti di grande bellezza ed importanza storica e artistica, considerando che la maggior parte è stata costruita in tempi e in stile diverso.
Uno dei simboli dell’isola è il Castello della Vergine Maria (Panagia Kastrou) che sovrasta la capitale dell’isola - Platanos. Costruita nell’XI secolo dai cavalieri di San Giovanni di Rodi a scopo difensivo; al suo interno si trova un museo con i reperti di epoche diverse e una vecchia chiesa. Non lontano dal castello si trova la cattedrale Agia Paraskevi.
Disseminati sul territorio si trovano numerose chiese e monasteri costruiti soprattutto al tempo della dominazione romana e bizantina. Ad Alinda c’è la chiesa di Agios Isidoros, costruita sopra un tempio antico, a Xerokambos si trova invece la chiesa di Panagia Kavouradina ("Vergine Maria dei Granchi") che secondo la leggenda un pescatore trovò qui un’icona della Madonna e subito dopo fu mozzicato da un granchio e, dopo un sogno premonitore, si decise di costruire lì una chiesa dedicata alla Vergine.
Lakki è il porto principale dell’isola che si trova nella parte occidentale dell’isola. È il punto di approdo dal quale quotidianamente partono i traghetti diretti verso le altre isole; peculiarità del luogo è l’arte decò che caratterizza l’architettura della città e che risale al tempo della dominazione italiana. Molti edifici in zona furono costruiti secondo i canoni architettonici dell’epoca fascista e non è raro incontrare gente che parla un po’ d’italiano anche per la presenza di un convento di suore italiane che, durante la Seconda Guerra Mondiale, ospitava i bambini durante l’occupazione nazista.
Sull’isola di Leros si trovano anche delle bellissime spiagge - motivo principale che spinge tanti turisti a visitare l’isola in estate. Le spiagge più importanti dell’isola sono Koulouki e Panteli, la spiaggia di Vromolithos, la baia di Alindon, la baia di Gournas con le spiagge di Aghios Issidoros, Kokkali, Drimonas, Partheni, Belefoutis e Xirokampos.
Il terreno fertile permette fin dai tempi antichi la pratica dell’agricoltura i cui prodotti principali sono cereali, tabacco, agrumi, vigneti, olivi e mandorli, tutti favoriti dall’abbondanza dell’acqua. Insieme all’allevamento e alla pesca sono la base dell’economia di Leros.
Proprio i frutti di queste tre attività sono la base delle tante specialità locali. L’isola di Leros è infatti famosa per il formaggio Myzethra o per la bibita a base di mandorla chiamata Soumada. La mandorla amara è anche la protagonista di numerosi dolci, come i Poungakia.
Una specialità salata dell’isola è lo sgombro salato - Kolios Pastos, la Astakomakaronada pietanza a base di aragosta e pasta e ovviamente tanti altri piatti a base di pesce da gustare nei ristoranti locali e nelle taverne tradizionali che si trovano facilmente sull’isola.
