Samos
L’isola è abbastanza grande (468 kilometri quadrati), conta circa 44 mila abitanti e il capoluogo, nonché porto principale è la città di Vathy, comunemente chiamata Samos.
Il territorio è prevalentemente montuoso, e qui si trovano le montagne più alte di tutte le isole greche - la cima più alta è il Vigla a 1433 metri sul livello del mare, sul Monte Kerkis, un vulcano estinto.
Samos è un’isola molto fertile e la maggior parte delle valli ad est e delle colline coltivabili è coperta da uliveti e vigneti. Produzioni importanti sono anche il tabacco e gli ortaggi. Diffuso è l’allevamento caprino e ovino, la pesca e l’artigianato. A livello industriale a Samos prevalgono le piccole e medie imprese specializzate nella produzione di olio e vino, nella lavorazione del tabacco e nel settore alimentare con la trasformazione dei prodotti primari (produzione di miele e sidro, frutta secca, pesce in scatola, conserve di vario tipo, etc).
Una delle attività di vecchia data che rendono famosa Samos è la costruzione navale dei pescherecci greci, i kaikis o il trehantiria.
Secondo la mitologia, sull’isola è nata la dea Hera, e sono ancora visibili i resti del tempio a lei dedicato - l’Heraion - che è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO, insieme a Pythagoreion, antico e suggestivo borgo di Samos. Pitagora proveniva da questa cittadina (come dimostra il suo nome), ma anche Aristarco, Epicuro, Erodoto ed Esopo hanno vissuto qui.
L’isola ha alle spalle un passato importante e prestigioso, reso tale dalle continue attività commerciali che essa intratteneva con la Grecia, con i Fenici e con i Persiani. Durante il VI e il V secolo a.C. Samos era una terra davvero fiorente sotto il controllo degli Ateniesi.
Passata sotto il controllo dei Romani e successivamente dei Bizantini, l’isola ha mantenuto la sua prosperità, fino alla conquista da parte dei turchi nel XV secolo. Questi saccheggiarono l’isola e la lasciarono disabitata e abbandonata per oltre un secolo.
Benché la rivoluzione d’indipendenza greca fosse iniziata nel 1821, l’isola di Samos sarà annessa alla Grecia solo un secolo dopo, nel 1931, a causa di vari accordi politici e trattati che la designavano sempre come appartenente alla Turchia.
Vathy è al città principale dell’isola di Samos; secondo la tradizione popolare il suo nome vuol dire “profondo”, e deriva dal fatto di trovarsi su una spiaggia alla fine di una lunga baia. La città si adagia ad anfiteatro sulle colline scendendo verso il mare, è caratterizzata da edifici in stile neoclassico, dalle case bianche cubiche con i tetti fatti di tegole e talvolta colorati, dalle vie strette e tortuose che si diramano tra monumenti ed edifici di importante valore storico-artistico. Le chiese di Agia Spyridona ed Agia Irini sono le più antiche della città e conservano oggetti sacri e icone bizantine.
Tra i villaggi più interessanti dell’isola c’è Pythagoreon, Karlovasi, Pyrgos, Marathokambos e Ireon. Tutti questi villaggi sono molto pittoreschi e sembrano macchie bianche in mezzo alla ricca vegetazione dell’isola di Samos. Tutti mescolano sapientemente le magioni neoclassiche, gli edifici veneziani, le tipiche bianche abitazioni e le chiese bizantine.
Samos la più visitata delle isole Egee, grazie alle sue importanti testimonianze storiche e artistiche ma anche grazie alla bellezza dei suoi paesaggi, dalle verdi montagne fino alle dorate spiagge.
Proprio le spiagge sono l’attrazione più conosciuta dell’isola: distese di sabbia finissima adagiata accanto all’azzurro del mare, accarezzate delle brezze marine e riscaldate dal sole. Sull’isola ci sono anche spiagge di ciottoli e sono molto particolari anche le cascate vicino al villaggio di Karlovassi.
Le spiagge più belle sono la spiaggia di Gaghou e la spiaggia di Roditses, vicino a Vathy, la spiaggia di Kokkari, Lemonakia, Tsamadou, Avlakia e Potami, Aghia Paraskevi, Mourtia, Possidonio, Psili Ammos e Mikali. Nella parte meridionale si trovano le spiagge di Potokaki, Pithagorio, Karbovolos, Samiopoula, Ormos Marathokampou, Votsalakia e Chrisi Ammos.
Le spiagge nella parte settentrionale sono molto conosciute e frequentate dai surfisti che sfruttano i forti venti.
