Alonissos

Alonissos è un’isola della Grecia appartenente all’arcipelago delle Isole Sporadi. Ha una superficie di 65 kilometri quadrati e conta all’incirca 1600 abitanti.
È un’isola tranquilla, dalla natura quasi incontaminata, soprattutto nella parte settentrionale dove si trovano numerose caverne, spiagge isolate e la vegetazione rigogliosa si alterna a piccole radure aride.

Alcuni reperti storici permettono di affermare che già centomila anni fa, ad Alonissos c’erano insediamenti umani e pare che le isole Sporadi fossero unite tra loro e in seguito poi separate a causa di fenomeni geologici naturali. I Micenei potrebbe aver vissuto qui, costruendo una cinta muraria e una fortezza in cui, secondo una leggende popolare, ha vissuto Pelide, il padre di Achille e questo spiegherebbe il nome “Achilleodromia” oppure “Chiliodromia” con cui l’isola era chiamata.

Nel II secolo a.C. durante la conquista da parte dei Romani, anche l’isola venne occupata e usata come confino per gli esuli. In questo periodo l’isola viveva uno stato fiorente, grazie soprattutto
Alla produzione di vino, olio ed anfore di alta qualità. Nei secoli successivi, però, oltre alla forte tassazione dei Romani e ai continui attacchi dei pirati, Alonissos si è impoverita molto e questa situazione è perdurata anche nel successivo periodo della dominazione bizantina.
Alonissos fu poi conquistata dai veneziani durante il XIII secolo e un paio di secoli dopo dai Turchi. Come tutta la Grecia, in seguito alle guerre d’indipendenza del 1830, l’isola fu liberata dal governo degli ottomani.

Nel XX secolo gli abitanti dell’isola subiscono forti perdite sia a causa della seconda guerra mondiale (molti giovani isolani combatteranno in prima linea nel continente perdendo la vita) sia durante un catastrofico terremoto del 1965 che ha distrutto la maggior parte delle costruzioni di Alonissos e ha cercato riparo sulle isole vicine e nei centri maggiori. L’isola era quasi abbandonata a se stessa e la poca popolazione rimasta viveva di agricoltura, pesca e allevamento, quasi isolata dal resto della Grecia e delle società moderne.
Dagli anni Settanta in poi, però, c’è stata un’inversione di tendenza e l’isola ha iniziato a rivitalizzarsi. Numerosi tedeschi ed europei hanno iniziato ad acquistare e mettere a nuovo le vecchie case semidistrutte dal terremoto per farne una casa di villeggiatura. Pian piano si è così sviluppato un notevole interesse per l’isola che cominciava a diventare una meta turistica.

Il capoluogo dell’isola è Patitiri, ma fino al 1965 era l’omonima città di Alonissos abbandonata in seguito al terremoto. Patitiri è il principale porto dell’isola e si sviluppa a guisa di anfiteatro sul mare e negli ultimi anni si è emancipata molto, sviluppando una fitta rete di servizi e infrastrutture per ospitare il crescente numero di turisti che la frequentano negli ultimi anni.
Il centro storico della città è molto interessante: le vie strette tra le case bianche, i davanzali addobbati con fiori colorati, i bar e le taverne dove gustare dell’ottimo caffè greco o piatti tipici a base di pesce. A Patitiri si trova anche il Museo del folclore, molto utile per conoscere la cultura locali e le sue antioche tradizioni.
Alonissos è conosciuta anche come l’isola del relax e della tranquillità. Qui si usa spostarsi a piedi anche tra un villaggio e l’atro, ed è anche il modo migliore per raggiungere le spiagge.

Tra le principali e meglio attrezzate spiagge dell’isola ci sono: la spiaggia di Patitiri, Rousoum Gialos, Aghios Dimitrios, Valitsa, Vrisitsa, Tsoukalia, Turconeri, Agalou Laka, Kalyvia, Bambakies, Kokkinokastro, Giorgi Gialo, Lepto Gialo, Milia, Chrisi Milia, Glyfa, Aghios Petros, Votsi, Plakes, Megalos Mourtias, Gialia, Megali Ammos e molte altre spiaggette che sono invece raggiungibili solo via mare.
Alonissos è inoltre parte del Parco naturale, “National Marine Park of Alonissos”. Istituito nel 1992, è stato il primo parco ad essere stato creato in Grecia e comprende ben 6 isole e 22 isolotti disabitati.

La bellezza e la ricchezza della natura di Alonissos sono quindi anche tutelate da specifiche leggi e restrizioni imposte dall’organizzazione del parco stesso, come ad esempio alcune limitazioni circa il campeggio libero e l'accensione dei fuochi. Inoltre la costituzione del parco garantisce la protezione delle specie animali e vegetali che vivono sull’isola – ad esempio le capre selvatiche, 80 specie diverse i uccelli e 300 razze di pesci. Nelle grotte naturali lungo la scogliera, si possono anche incontrare alcuni esemplari di foca monaca.