Mikis Theodorakis

Mikis Theodorakis è un compositore greco che ha mescolato musica e politica per la maggior parte della sua carriera. È nato sull’Isola di Chio il 29 luglio 1925 e si p affermato a livello internazionale per la sua musica straordinaria e le sue azioni politiche.
Fin da bambino, Mikis si è appassionato alla musica e agli strumenti musicali e pesto iniziò a scrivere le sua prime composizioni; prese lezioni di musica a Patrasso e all’età di diciassette anni tenne il suo primo concerto con il coro che aveva formato.

Conosce i campi di concentramento, compreso quello famigerato sull’isola di Macrònissos, e la deportazione a Icarìa. Contrae la tubercolosi. Nel 1950, messo in libertà, si diploma al Conservatorio dell’Odeion, e completa il servizio militare. In questo periodo Mikis iniziò a comporre pezzi sinfonici, musiche per balletto e per film. Si trasferisce in Francia dove studia al Conservatorio di Parigi, seguendo le lezioni di Analisi Musicale nella classe di Olivier Messiaen e le lezioni di direzione d'orchestra tenute da Eugene Bigot. Il tempo a Parigi fu per lui un periodo di intensa creazione artistica.

Le sue prime opere sinfoniche, “Concerto per pianoforte”, “First Suite”, “Prima Sinfonia”, sono stati di fama internazionale. Nel 1957 ha vinto la medaglia d'oro al Festival della Musica di Mosca e nel 1959vince il “Copley American-Music Prize” come miglior compositore europeo dell'anno, grazie al suo balletto "di Antigone" al Covent Garden di Londra.

Compose anche “Politìa Proti”, “Epifania”, “Lipotàchtes” (Disertori), “Enas ‘Omiros” (Un ostaggio) le opere teatrali “Omòrfi Poli” (Bella città), “Tragùdi tu necrù adelfù” (Canto del fratello morto), compone con altri musicisti “Maghikì Poli” (Città magica) e, da solo, un’altra opera teatrale, “I ghitonià ton anghèlon” (Il quartiere degli angeli), dove affiora il tema, destinato a fama universale, della danza di Zorbà.

Negli anni Settanta, Theodorakis tornò alla Grecia e alle sue radici e si avvicinò alla canzone popolare greca, collaborando con il poeta Yannis Ritsos. A causa di questa sua vicinanza alla musica popolare, però, durante la dittatura militare dei colonnelli (dal 1967 al 1974), Mikis fu imprigionato e torturato e la sua musica viene proibita. In questo periodo Theodorakis ha lottato per il rovesciamento dei colonnelli e l'unità delle forze della resistenza, ha dato vita in tutto il mondo a numerosi concerti in simbolo di lotta per il ripristino della democrazia in Grecia. Divenne un simbolo universale di resistenza contro la dittatura. In questo periodo scrisse il ciclo di canzoni "Epitaphios" che ha dato vita a una rivoluzione culturale nel suo paese, ridando valore e prestigio alla musica ellenica e sviluppando il concetto di musica “metasinfonica”.

Una volta re-instaurata la democrazia in Grecia, Mikis Theodorakis diventa il simbolo della sinistra e le sue canzoni patriottiche sono il simbolo della rinascita della sinistra e dell’opposizione al partito socialista, all’epoca al potere con Andreas Papandreou. Theodorakis entrò quindi nel mondo della politica: fu più volte eletto al Parlamento greco (1981-1986 e 1989-1993) e per un paio d’anni è anche stato nominato ministro del governo.

Nel frattempo fu nominato anche direttore generale dell'Orchestra Sinfonica e Coro della Radio e Televisione ellenica.
Mikis Theodorakis ha sempre combinato un talento artistico eccezionale con un amore intenso profondo del suo paese, un senso del dovere e un patriottismo innato. Egli si è sempre impegnato a elevare la consapevolezza internazionale sui diritti umani, sulle questioni ambientali e sulla necessità di pace.

In Italia Theodorakis è diventato famoso anche per la composizione della colonna sonora del film”Zorba il greco” del 1964, che dà vita al sirtaki la danza che è diventata il simbolo della Grecia stessa. In quel periodo inizia anche a collaborare con numerosi artisti del panorama musicale italiano: scrive canzoni per Iva Zanicchi, Milva e molti altri e le sue canzoni sono tradotte in molte lingue europee.
Mikis Theodorakis è un talento strepitoso, ha un’eccezionale genio creativo, un’estrema e raffinata consapevolezza della sua cultura musicale, un’intensità e coerenza delle sue lotte di uomo libero per la sua Grecia. Mikis è capace di trasformarsi in voce dell’uomo e per l’uomo tout court senza tradirsi e senza farsi indistintamente cosmopolita e comunicando con la musica la “grecità”, l’essenza stessa di questo paese eclettico dalla storia antica e dalle tradizioni ancora vive.