Antiparos
Antiparos è un luogo ameno, poco contaminato dal turismo di massa e quindi presenta ancora incantevoli paesaggi incontaminati, verdeggianti colline piene di cedri e cespugli e grotte naturali.
Non si hanno grandi notizie sulla storia dell’isola, ma si pensa sia indubbiamente legata a quella dell’isola di Paros. Addirittura alcuni studiosi sostengono che in epoche antiche le due isole potessero essere unite, un’unica grande isola separata poi dalla corrosione del mare o per altri fenomeni naturali. Ad avvalorare questa ipotesi ci sono alcune tracce di insediamenti neolitici simili a quelli ritrovati a Paros.
Nel II millennio a.C. Antiparos era dominata dalla civiltà minoica e quindi apparteneva al regno di Creta di cui ne seguì le sorti. Nel XIII secolo la Repubblica Marinara di Venezia conquistò la maggior parte delle isole dell’arcipelago, tra cui anche Antiparos e la dominazione italiana continuò per ben tre secoli, fino alla conquista da parte dell’impero turco.
La liberazione dell’isola dalle dominazioni straniere avverrà solo nel XIX secolo, con le guerre d’indipendenza greche nel 1821 e quindi la successiva annessione allo stato greco. Durante la seconda guerra mondiale Antiparos è stata conquistata dai soldati italiani.
Antiparos presenta comunque una linea di costa lunga 57 kilometri, lungo cui si distribuiscono baie mozzafiato e piccole insenature quasi incantate. L’ sola ha molto da offrire ai suoi visitatori sia in termini di luoghi naturali che di attrazioni. Le spiagge hanno reso celebre questo piccolo lembo di terra: le principali spiagge sono quella di Psaraliki I e Psaralyki II, famose per la sabbia dorata e la presenza di alberi che creano piccole zone d’ombra, poi vi sono le spiagge di Panagia e Glifa, Agios Georgios, Soros e Apandima alcune delle quali molto frequentate da nudisti e naturalisti.
Uno dei luoghi più suggestivi, conosciuti fin dall’antichità, è la “Grotta di Antiparos”, una caverna verticale naturale unica in Europa, piena di stalattiti e stalagmiti. Numerosi personaggi storici importanti hanno visitato questa bellissima grotta e hanno lasciato iscrizioni sulle pareti interne e targhe commemorative. I soldati russi durante la guerra del 1700-1774 e quelli italiani della seconda guerra mondiale, però, hanno deturpato questa grotta tagliando stalattiti e stalagmiti.
L’isola presenta poi piccoli villaggi con le case bianche con gli infissi celesti che spiccano in mezzo al verde della vegetazione. Il capoluogo è un villaggio di pescatori che ospita l’unico porto dell’isola che negli ultimi anni si sta modernizzando notevolmente, per accogliere i sempre più numerosi turisti che visitano l’isola di Antiparos. Sono infatti stati costruiti alberghi e resort che si aggiungono alle strutture a conduzione familiare già esistenti. Qui si trova anche uno dei complessi architettonici più sorprendenti e importanti delle Cicladi: il castello veneziano, circondato da una fortezza detta “Kastro” e al suo interno ospita quattro antiche chiese: Aghios Antonios, Christos, Agios Nikolaos e Agios Ioannis. Questa costruzione, che testimonia il passaggio di civiltà culture diverse, è il fulcro dell’isola di Antiparos, dove si trova la maggiore concentrazione di ristornati, bar, negozi di souvenir e piccole botteghe tipicamente greche.
Nell’isolotto di Despotiko, raggiungibile con una piccola imbarcazione, si trova un delizioso centro religioso arcaico, con i resti di templi - pare dedicati ad Apollo e Artemide – e un cimitero.