Siros
L’isola è l’emblema delle isole greche: spiagge dorate, mare cristallino, paesaggi incontaminati, villaggi autentici e non è stata ancora condizionata e trasformata dal turismo di massa. Queste sue caratteristiche le hanno garantito l’appellativo di “Regina delle Cicladi”.
Secondo la mitologia, il primo abitante dell’isola fu Coeranus, il cui nome vuol dire “luce”, che arrivò sull'isola sul dorso di un delfino, dopo che la sua nave era affondata.
Leggende a parte, della storia di Siros non si hanno molte notizie. Pare sia stata abitata fin dall’età della pietra ma non si conoscono con esattezza le prime genti che vi si insediarono. Come tutte le altre isole delle Cicladi, subì l’occupazione di molte civiltà e in particolare i Veneziani intorno al XIII secolo lasciarono le tracce più evidenti del loro passaggio. Gli edifici dell’epoca veneziana ed altri in stile neoclassico rendono l’isola una delle più belle dell'Egeo e delle Cicladi; a ciò si aggiunge la grande tradizione cristiana dei dominatori italiani che valse a Siros l’appellativo di più cattolica di tutto l’arcipelago.
Ai dominatori della Serenissima seguirono i Turchi fino alla liberazione nel 1830.
Anche se il terreno appare arido e roccioso, gli ingegnosi isolani coltivano verdure, ulivi, vite e cereali, allevano animali di razza e producono dell’ottimo vino. Per l’economia dell’isola molto importanti sono i cantieri navali e la lavorazione dei tessuti.
Ermoupoli è il capoluogo dell’isola e già nei tempi antichi era un porto importante per la Grecia – non a casa è la città di Ermes, dio dei mercanti. È stata fondata nel periodo della rivoluzione del 1821 dai fuggitivi di Chio, Psara, Kodina, Kasso ed altri luoghi quando incominciarono i grandi massacri da parte dei Turchi.
È una città fiorente e storicamente ricca: officine tessili, concerie, botteghe per la lavorazione del ferro battuto e di conseguenza anche banche, mercanti e ricchi armatori che controllavano il porto…qui si trovano quindi le principali attività dell’economia di Siros.
La città è divisa in una parte alta con le tipiche case bianche che affollano il pendio della collina, e una parte bassa che ospita le attività amministrative e commerciali. Le due parti sono separate da una scalinata di ben 800 gradini. Le tortuose stradine lastricate e rallegrate dai fiori di balconi e davanzali, confluiscono tutte nella piazza principale “Platia Miaoulis”, il salotto della città: una piazza rettangolare, decorata con palme, lastricata e di sera illuminata da vecchi lampioni a luce soffusa, sul cui perimetro si trovano locali, bar, pub e negozietti di ogni tipo e d’estate ospita concerti e manifestazioni culturali di interesse internazionale. Qui si trova il Teatro Apollon, singolare copia in dimensioni ridotte della Scala di Milano con un cartellone spesso ispirato alla musica lirica italiana.
A Ermoupoli si può vedere una bellissima cattedrale barocca cattolica di Agios Georgios (San Giorgio), risalente al 1834 e monasteri dei gesuiti e dei cappuccini che testimoniano la tradizione cristiana della città. Nel monastero di Santa Barbara con telai in legno le monache e alcune ragazze del luogo producono tessuti, pizzi e merletti che vengono commercializzati sul luogo.
Lungo i vicoli di Ermoupoli si trovano molte botteghe artigianali che lavorano il cuoio, pittori e scultori che traggano ispirazione dalla quotidianità di Siros per le loro opere, il tutto avvolti da un inebriante profumo di pietanze locali, dal pesce ai buonissimi dolcetti. Proprio l’arte pasticcera è una raffinatezza che caratterizza l’isola: i ”loukamia” - che sono una sorta di frittelle, gli “kalvatopites” che sono una variante locale del torrone, sono solo degli esempio dei dolci tradizionali che hanno ricevuto il marchio DOC.
Non lontano da Ermoupoli c’è Kini, un piccolo borgo di pescatori le cui casette bianche si aprono ad anfiteatro sul mare. La spiaggia adorata pulitissima, il mare cristallino e l’amenità del luogo sono rinomate i tutta la Grecia.
Galissas è il paese più turistico di Siros, la cui spiaggia è molto frequentata e dai residenti dell’isola, e dai turisti che spesso esplorano anche la vicina costa di Finikas con il suo verde e la sabbia color oro, dove i possono praticare tutti gli sport acquatici.
Seguono Posidonia con le sue caratteristiche ville in stile neoclassico che testimoniano come in passato fosse scelta da facoltosi cittadini per le loro vacanze. Contrasta con Vari, borgo limitrofo che conserva una struttura agricola, mentre nelle sue spiagge Mega Ialo, Achladi, Vari, Fabrica e Santorini sono sorte strutture turistiche, bar e caratteristiche taverne nelle quali poter degustare piatti tipici e pesce freschissimo.
