Sifnos

Sifnos per grandezza è la quarta isola dell’arcipelago delle Cicladi a cui appartiene. È montagnosa con valli fertili, belle spiagge, numerose scogliere ed è dominata dalla vegetazione favorita anche dal clima tipicamente mediterraneo - estati calde e secche ed inverni miti e piovosi.

L’isola ha una superficie di 74 kilometri quadrati e ci sono circa 2.000 abitanti, e il punto più alto, Profitis Ilias, è situato a 680 metri sul livello del mare.
Secondo la mitologia, l’isola deve il suo nome a Sifnos, primo colono figli dell’eroe Sounio. Del periodo preistorico dell’isola non si hanno tracce di popolazioni, ma fin dal II millennio a.C. Egei, Minoici e Cretesi si siano insediati sul territorio. Sifnos era una delle isole più ricche del Mar Egeo, grazie alle sue miniere naturali di oro, alluminio e argento.
Una leggenda legata alle miniere d’oro spiega come mai il metallo prezioso si è esaurito nel tempo. Ogni anno gli abitanti di Sifnos erano solo regalare un uovo doro al dio Apollo, ma quando questo scarseggiava gli offrirono una pietra verniciata color oro: sentitosi imbrogliato, Apollo avrebbe inviato sull’isola il tiranno Polycrates che si impossessò di tutti i metalli preziosi.

Secondo molti studiosi, i primi abitanti di Sifnos sono arrivati intorno al 900 a.C. e si
dedicarono soprattutto allo sfruttamento del sottosuolo e al commercio, che è stato sempre un’attività importante per l’isola. I Romani fecero dell’isola una colonia di isolamento per i prigionieri politici
e, seguendo la stesa sorte delle altre isole Cicladi, Sifnos venne occupata dai Veneziani, dai Turchi e liberata solo nel 1830.
I pochi abitanti dell’isola si dedicano all’agricoltura, all'estrazione di alluminio, piombo e zinco, alla produzione di olio, cereali e vino. Il turismo ancora non è diventata una componente importante dell’economia dell’isola, anzi rimane una località di nicchia e, una volta sbarcati sull’isola, la modernità sembra davvero lontana.
Una caratteristica propria dell’isola è la grande quantità di chiese, che pare siano una per ogni giorno dell’anno e quindi sono aperte a turno ognuno soltanto nel giorno che “rappresenta”.

I maggiori centri abitati di Sifnos sono Kamares, che è anche il porto principale, Apollonia, il capoluogo, Kastro, Bathi e Cheronissos, piccoli villaggi di pescatori e Chrysopigi, la punta di diamante dell’Isola, con il Monastero della Madonna incastonato nella roccia.
Apollonia, il capoluogo, presenta una parte vecchia detta “Artemonas”, il cui nome forse deriva da un tempio dedicato ad Artemide. Tra le stradine strette e tortuose e il bianco delle pareti delle case conservano un’atmosfera tranquilla e semplice. Nella città c’è anche un Museo dell'Arte dove si racconta in parte la storia dell’isola.
Kastro, invece, è un villaggio occupato dai Veneziani e che conserva ancora l’eleganza propria dello stile italiano e che ospita una bella chiesa in stile rinascimentale.
L’isola presenta delle bellissime spiagge dorate: Aghia Marina, Bathi, la famosa spiaggia di Chrysopigi, Platys Gialos e la spiaggia di Fasolou – famosa tra gli amanti del nudismo. Tutta l’isola ha il perimetro segnato da calette naturali e piccole spiaggette raggiungibili solo via mare.

L’autenticità di Sifnos è rappresentata anche dalla conservazioni delle tradizioni popolari, dai balli e dai canti che gli abitanti tramandano gelosamente di generazione in generazione e non perdono occasione di esternare.
Un elemento distintivo dell’isola è la gastronomia, anche questa semplice e genuina, basata sui prodotti della terra e sul pesce. È una cucina essenziale dove domina il piatto unico a base di legumi, ortaggi, yogurt, formaggi e carni come il maiale, il pollo e l’agnello.