Cucina greca
Alla base della maggior parte delle ricette c’è carne di agnello, pesce, olio d’oliva e ottima verdure come zucchine, melanzane, pomodori e peperoni.
La cucina greca ha una storia secolare che ha influenzato poi la gastronomia di tutti i paesi del Mediterraneo che hanno avuto contatti con il mondo ellenico classico. D'altronde, Archestrato nel 330 a.C. scrisse il primo libro di cucina della storia dove affermava che la cucina costituisce un esempio di civiltà.
Le fonti storiche e archeologiche dicono che già prima di Alessandro Magno la cucina greca era ben strutturata e organizzata. Nel periodo di massimo splendore della civiltà ellenica, soprattutto tra le famiglie potenti erano solite assumere un cuoco all’altezza del loro prestigio familiare e come dimostrazione della loro ricchezza. Secondo fonti storiche durante il periodo della Magna Grecia le pietanze erano preparate con carne rossa, pesce, crostacei e molluschi, vino rosso, idromele, miele e tanta frutta.
Già nei primi anni di sviluppo della civiltà greca, la cucina era considerata un’arte vera e propria e il consumare cibo era un occasione di socialità e condivisione da vivere con tutta calma e senza interruzioni. Ancora oggi non ci si siede a tavola solo per mangiare ma anche per chiacchierare e stare insieme Già a quest’epoca le razioni dovevano essere abbondanti e i pranzi luculliani erano sempre consumati con una grande quantità di vino.
Una curiosità: il tipico cappello bianco alto che usano i cuochi in cucina in tutto il mondo pare sia nato nel Medioevo proprio in Grecia, dall’usanza dai cuochi dei monasteri di indossare un alto cappello bianco per distinguersi dai monaci che indossavano un alto cappello nero.
In Grecia esiste un caleidoscopio di pietanze che spesso variano da regione a regione, da città a città. Le abitudini alimentari, però, sono pressoché le stesse.
I greci non usano mangiare il primo piatto, ma si comincia dai “mesèdes”, una specie di antipasti a base di olive nere, sottaceti, acciughe, salami, involtini di riso, involtini di carne trita. Questi semplici stuzzichini vengono serviti con “taramosalata” (salsa preparata a base di uova di pesce), “melitzanosalata” (salsa a base di melanzane lavorate), “tzatziki” (yogurt lavorato con cetriolo, aglio e olio), le “sfogliate” (pizzette ripiene con veri ingredienti come: formaggio, carne tritata, spinaci o verdure varie, pollo, ecc.).
Poi vi sono i piatti più corposi e ricchi, tra cui la "mussakà" un pasticcio di carne e melanzane in cui gli strati di melanzane e patate sono conditi con ragù di carne, ricoperti di besciamella e cotti al forno; i "souvlaki", spiedini di carne e verdura; i "dolmades", foglie di vite ripiene.
Cucinare la carne allo spiedo è una cosa che è molto comune in Grecia. Si mangia la carne rossa, quella di maiale, di agnello e ovini vari. Un piatto tipicamente greco è il “kokoretsi”, vale a dire coratella d’agnello tagliata a pezzettini, poi passata allo spiedo, involta bene con l’intestino e poi arrostita sulla brace.
Numerosi sono anche i piatti a base di pesce, preparato in mille modi diversi – fritto, grigliato, al forno, in zuppa – e accompagnato da salse e verdure diverse. Dai piccoli pesci da fare fritti (“marida”) con calamaretti e polipi, si passa ai grandi pesci come il dentice o il pesce spada da cucinare al forno o alla griglia.
Un altro alimento immancabile nella cucina greca è lo yogurt, servito con frutta secca e miele, insaporito son spezie e verdure, abbinato a particolari pietanze o al pane. Le insalate sono un’altra tradizione gastronomica ellenica famosa in tutto il mondo: la “choriatiki” (paesana) o “ellinikì salàta” (Insalata ellenica) con fette di cetriolo, pomodoro e condita con olio extravergine, origano, olive, peperoni, cipolle fresche a fette, pezzetti di formaggio “feta” è la più internazionale delle insalate!
I formaggi fanno parte a pieno titolo della gastronomia ellenica; ce ne sono tanti e di vari tipi, da mangiare, da spalmare o grattugiare, di latte di capra o di mucca, stagionati oppure freschi.
La pasticceria greca offre una grandissima varietà di dolci. dai vari pasticcini con la crema alle buonissime crostate alla marmellata, i caratteristici dolci come il “galaktomboùreko” (fatto con sfoglia a base di crema), il “kataifi” (sfoglia particolare filettata ripiena con delle mandorle tritate e bagnata con sciroppo), il “baklavas” (strati di sfoglia alternati con mandorle tritate e miele). Per Natale i “kourambiedes” (dolci allo zucchero e ripieni di mandorle) ed i “melomakarona” (dolci alla cannella e miele ricoperti con pistacchi).
Solitamente i greci a tavola bevono il vino tipico della loro terra, la “retzina” vino bianco famoso in tutto il mondo, mentre prima di iniziare qualsiasi pasto si è soliti consumare l’aperitivo a base di anice, “ouzo”.
Dagli chef più rinomati alle attente casalinghe, il segreto della cucina greca sembrano essere principalmente quattro semplici raccomandazioni: ingredienti freschi, giusto equilibrio di erbe e spezie, l’olio d’oliva e preparazioni semplici.
