Ellenismo
È un periodo storico-culturale durante il quale la civiltà greca si diffuse nel mondo entrando in contatto con le civiltà mediterranee, euroasiatiche e orientali. Da questo incontro nacque una civiltà che fu un modello insuperato a livello di filosofia, economia, religione, scienza ed arte.
Uno degli avvenimenti che determinarono la nascita e la diffusione della cultura ellenica è la crisi della polis. Le tensioni intere tra la classe aristocratica e le classi medio-basse e la rivalità tra le diverse polis causarono un indebolimento del sistema polis che le resero preda della volontà espansionistiche del regno di Macedonia. Il re macedone Filippo II e suo figlio Alessandro Magno infatti sfruttarono a loro vantaggio la debolezza delle polis per dominarle e sottometterle. Sotto il regno macedone, la Grecia fu unita e in questo modo poteva opporsi all’impero persiano, da sempre suo acerrimo nemico.
L’ambizione di Alessandro Magno fu tale da riuscire a imporre la sua talassocrazia, una forma di governo che si basa sul dominio del mare. Quella che è stata chiamata la rivoluzione alessandrina, però, non si esauriva nelle conquiste territoriali e marittime, ma riguardava mutamenti politici, sociali, economici e culturali che diedero inizio all'era ellenistica. Il retaggio che la polis si portava dietro interessava ogni aspetto della società e quindi la sua decadenza determinò uno sconvolgimento a 360 gradi.
Politicamente si tornò al governo delle grandi monarchie e alla figura divinizzata di un sovrano unico e assoluto. La nascita di un impero unico e molto vasto favorì l'intensificazione del commercio tra i vari stati, la rifioritura dell'artigianato e un benessere diffuso che favorì la nascita di nuovi centri urbani e un notevole aumento demografico. Le città si affermano come culla della cultura ellenica, del commercio e degli scambi, in contrasto con i latifondisti delle campagne.
L’allargamento della sfera d’influenza greca nel mondo determinò la diffusione delle cultura e della lingua greca. Presto alcune città dell’impero vollero imitare l’atmosfera e il mood eclettico di Atene: nacquero, così, centri culturali come Rodi, Pergamo e soprattutto Alessandria.
Uno dei pilastri portanti della società dell’età ellenica era la diffusione dell'ideale cosmopolitico che la convivenza forzata di etnie e culture diverse nello stesso regno aveva favorito.
A livello filosofico le diverse scuole ellenistiche ebbero come fulcro l’uomo, l’analisi interiore volta alla ricerca di se stessi e della propria felicità. Questo è il periodo di affermazione di filosofi come Pirrone di Elide, Zenone di Cizio ed Epicuro da cui derivano le correnti ellenistiche conosciute come cinismo, stoicismo, epicureismo e scetticismo.
L’introspezione dell’uomo fu alla base anche della raffinata produzione letteraria dell’età ellenica, concentrata sulla retorica e su componimenti poetici d’occasione - inni, epigrammi ed elegie che trattavano argomenti quotidiani. Spiccano, tra tutte, le opere di Callimaco, Teocrito e Apollonio Rodio. L’importanza attribuita alla retorica e quindi alle parole, si manifesta anche con la nascita di scuole di grammatica che fornivano studiosi e strumenti di lavoro, favorivano la nascita della filologia e l’assimilazione del greco da parte delle altre culture.
L’impero alessandrino fu importante anche per l’arte greca che subì delle influenze orientali, caratterizzate da movimento, grandiosità e la ricerca dell’effetto scenografico. In architettura si sperimentarono innovazioni stilistiche, commistione si stili e nuove tipologie di edifici, come ginnasi e palestre.
Durante il periodo ellenistico la scultura diventa molto più naturalistica, la gente comune, donne, bambini, animali e scene domestiche divengono soggetti comuni nella produzione scultorea. I soggetti classici “si ammorbidiscono” nelle linee e sembrano più reali e umani; ad esempio la Nike di Samotracia, la Venere di Milo di Alessandro di Antiochia, il Galata morente ed il gruppo del Laocoonte sono molto più sensuali, emotivi e ricchi di pathos.
Grande spazio nella cultura ellenistica è dato alla scienza e nacque anche la figura dello scienziato di professione. Alessandria divenne un polo culturale e scientifico di primo ordine. Qui passarono menti eccelse come il matematico Euclide, Archimede ed Erone di Alessandria. Inoltre astronomia e medicina furono materie molto studiate e non mancarono le teorie illuminate.
Il declino della monarchia macedone e la progressiva avanzata dell’impero romano verso la Grecia il Mediterraneo, determinarono la fine dell’età ellenica, l’imbarbarimento di molte terre dell’impero e dello splendore della cultura greca.
